Interprete Pattaya

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Interprete Giurato Ufficiale presso il Tribunale Provinciale di Pattaya

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Il presidente del nostro studio legale The Social Lawyers e` interprete ufficiale presso il tribunale provinciale di Pattaya per le lingue thai, italiano, inglese e francese.
L'assistenza di un interprete professionale e` di con adeguata conoscenza della laegge e delle tradizioni locali e`di importanza fondamentale.
Ma o Maa
Il trionfo del buon senso 

Da un articolo di Carlo Filippo Ciambrelli
Interprete ufficiale presso il Tribunale Provinciale di Pattaya

La credenza comune, corroborata da numerose affermazioni formali e ufficiali, considera il sistema giurico thailandese un "sistema misto". Cioè un sistema che, pur essendo basato sui codici napoleonici, (e dunque sui cosí detti sistemi Romano-germanici), recepisce e fa sua una notevole influenza da parte della "common law".
La differenza fondamentale tra i due sistemi, come si sa, risiede essenzialmente nel fatto che, mentre il primo, in vigore in molti paesi dell'Europa continentale, tra i quali l'Italia, e dell'America Latina, fa fondamentalmente riferimento ad un "corpus" di leggi opportunamente codificate, riunite e pubblicate appunto nei "codici", il secondo, in vigore principalmente nei paesi del Commonwealth inclusi gli Stati Uniti e, ovviamente, il Regno Unito, si basa su decisioni pregresse, i cosí detti "precedenti giudiziali". In altre parole su giudizi precedenti espressi da altri su temi analoghi o identici.
In realtà però le cose in Thailandia non stanno affatto cosí.
Non c'è alcun dubbio che il sistema giuridico Thai possa e debba essere definito "misto", ma ciò che "mitiga" ed influenza la recezione pratica delle norme raccolte nei codici thai di origine napoleonica, non è tanto la "Common Law", quanto  la "tradizione" locale irradicata nella storia millenaria, e per secoli relativamente statica, del paese.
È difficile per noi occidentali , specialmente latini e germanici, abituati da millenni ad essere "governati" dalle leggi scritte e codificate del diritto romano che spesso raggiungo lo status di veri e propri tabù, comprendere un tale concetto. E proprio questa nostra difficoltà nel percepire e comprendere la straordinaria "elasticità" nell'interpretazione delle norme ci porta da un canto a definire il sistema giuridico Thailandese quale "misto", dall'altro a confondere l'influenza esercitata dalla Common Law con quella esercitata, ben più drasticamente da quello che potremmo a buona ragione definire "Common Sense" ovvero, appunto la "Prapenii-thai", l'antica tradizione.
Per comprendere meglio il concetto ecco due esempi in cui la tradizione, in Thailandia,  al di fuori e "al di là" della legge spesso regola due pilastri fondamentali della società: il matrimonio (dunque la famiglia) e la proprietà privata mobiliare e immobiliare.
Vent'anni fa una anziana signora thailandese, nel vedermi voglioso di apprendere la lingua locale, mi disse: "il giorno in cui saprai distinguere un cane da un cavallo, quel giorno potrai dire di aver cominciato a capire".
La Thailandia, a dispetto della poderosa modernizzazione del Paese avvenuta negli ultimi anni, resta essenzialmente uno stato rurale e, nei piccoli centri contadini, la società segue regole ben diverse da quelle in uso nelle grandi città. La maggior parte dei terreni, per esempio, non sono censiti al catasto e la compravendita degli stessi solitamente avviene attraverso una semplice scrittura privata compilata e sottoscritta di fronte a due testimoni e al "Pu yai baan", il capovillaggio. Nello stesso modo, la stragrande maggioranza dei matrimoni, ancora oggi, pur  celebrati in pompa magna seguendo la tradizione, non viene registrata in comune.
Nelle moderne società occidentali di diritto Romano o di Common Law, matrimonio e proprietà immobiliare assumono un senso proprio attraverso la "certificazione" statale e la loro registrazione, senza la quale, semplicemente e letteralmente, non esisterebbero. In Thailandia però le cose sono molto diverse e i tribunali stessi  danno grande rilevanza alle tradizioni, spesso addivenendo a decisioni giudiziali che, se osservate con occhi occidentali, appaiono a volte in apparente contraddizione con le leggi codificate. Per capirci meglio: terreni privi di qualsiasi documento ufficiale possono venire assegnati e addirittura divisi tra "presunti" coniugi che mai abbiano registrato la propria unione! Con lo stesso criterio situazioni che pure le leggi codificate regolano in un modo ben determinato possono venire completamente sconfessate da giudici armati di buon senso. E ciò vale in tutti i campi del diritto. Se un giudice, ad esempio, ritenesse che un minore sia più felice con un genitore (in genere la mamma), piuttosto che con l'altro, non ci saranno leggi che potranno vincolarne la decisione. Ho personalmente assistito a processi conclusi a favore di un genitore piuttosto che dell'altro , semplicemente chiedendo al bambino o alla bambina "con chi vuoi stare?" o, in gran privatezza "a chi vuoi più bene, a mamma o a papà?".
Comprendere tutto ciò non è semplice per noi occidentali perciò, prima di avventurarsi in pericolose avventure sarebbe bene consultare sempre un amico che abbia sufficiente conoscenza della lingua e delle tradizioni locali oltre a buon interprete legale oppure, per lo meno, saper discernere la differenza tra un cane...e un cavallo...maha o maa?